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IL VENTENNE E LA DICIASSETTENNE…La Via Crucis

Nelle puntate precedenti (clicca qui) vi ho raccontato il mio viaggio, epico, da Roma a Parigi in Bianchina panoramica.

 

Eccone il seguito.

 

La mattina mi alzo e vedo dalla mia finestra dell’albergo, in cui mi chiamano Padre, il parcheggio dove riposa Penelope la mia Bianchina Panoramica del ’65 con cui sto facendo un viaggio da Roma a Parigi e che non vuole più mettersi in moto.

 

La notte mi ha fatto riflettere.

“ma se arriva benzina e c’è corrente sulle candele perché non ti metti in moto?”

e poi “quel motorino di avviamento che gira più veloce del solito?”

 

Dunque, se metto insieme tutto ne deduco che, il motorino gira più veloce perché incontra meno resistenza e se c’è benzina e corrente e non parte l’unica cosa che rimane è… la compressione.

 

Mi si gela il sangue.

 

Sono solo, alle porte di Lione, devo essere al raduno tra 2 giorni a Lapalisse e poi mi aspettano a Parigi.

 

Faccio colazione e poi mi infilo nel vano motore di Penelope.

Tolgo il coperchio punterie, faccio bilanciare prima il numero 1 e poi il numero 2 con la quarta inserita. Tolgo prima una candela e poi l’altra e… il numero uno non ha compressione visto offre molta meno resistenza alla compressione rispetto al numero 2.

 

“E adesso? Deduco che ho bruciato una valvola o qualcosa del genere.”

All’orizzonte si prospettano loschi scenari.

 

“Tornare in Italia e lasciare Penelope qui? Non ha senso però perché qui nessuno me la ripara.”

“Cercare oggi stesso un meccanico che, conoscendo i francesi, comincerà a fare tante storie perché fondamentalmente nessuno dei meccanici moderni ha le competenze su motori degli anni 60?”

 

Penso e ripenso poi così per pura associazione di idee chiamo Andrea di Passione 500  di Torino.

 

Gli chiedo se ha clienti in Francia e mi dice che, si, ha un cliente vicino a Lione che fa anche da officina. Vedo un barlume di speranza.

 

Lo chiamo, mi chiede dove sono. Capiamo che siamo l’uno dall’altro a circa una trentina di chilometri di distanza.

 

“Posso essere lì far un’oretta” mi dice.

 

Arriva con un furgone con le rampe fatte a posta per caricare le 500.

Carichiamo Penelope.

 

Arriviamo a destinazione e mi dice: “la facciamo subito?”

Non mi sembra vero, la buona stella che mi aveva assistito durante le peripezie del cambio mi protegge ancora.

Nel giro di un paio d’ore e lavorando in 2 il motore è giù.

La testa in effetti presenta una crepa e la sede di una valvola ha una brutta cera.

“Che si fa?” gli chiedo.

“Cambiamo la testa” mi dice, “ne ho una qui pronta!”

 

Non mi sembra vero…la buona stella è sempre qui.

 

La giornata volge al termine. Vado a dormire in un bel albergo li vicino in mezzo alle vigne. Nel mentre mi ha raggiunto la mia campagna che era arrivata a Lione in treno.

 

La mattina dopo iniziamo alla 8.30 alle 12.00 il motore è su e gira come un orologio.

 

Gli chiedo il conto. 300 €… pago senza fiatare.

 

Riprendo la strada e sempre utilizzando le stradine che sono la ex RN7 arrivo in serata a Lapalisse dove mi aspetta Serge, il mio amico francese che per l’occasione ha affittato dei costumi da Cardinali e da Suore per nostre relative compagne.

Domani per la sfilata (si attendono oltre 5000 vetture anni 60) ci sarà la macchina ufficiale del Vaticano!!

Con tanto di bandierine comprate in Vaticano sui parafanghi anteriori.

La benedizione? Nella prossima puntata!

 

 

 

 

 

 

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